In India, ma non solo, in tanti popoli legati a tradizioni, alle antiche e sagge conoscenze, si riserva alla gestante e al suo bimbo, un' attenta e amorevole cura. Il bambino all'interno del grembo materno, grazie ai movimenti della madre riceve costantemente un massaggio attraverso la pressione del liquido amniotico sulla pelle. Questo massaggio è uno stimolo che aiuta lo sviluppo degli organi e di tutti i tessuti. Inoltre è la prima esperienza sensoriale che genera una memoria cellulare. Il bambino nel grembo, caldo, dove i suoni, rumori e le voci giungono più lievi, ovattati, riceve nutrimento, massaggi ovvero stimolazioni tattili. Alla nascita il primo trauma, quello della separazione. È importante ricreare quell'ambiente, calore, luci e suoni bassi, nutrimento, contatto corporeo, per completare lo sviluppo degli organi, creare un'immagine di Sé, distinta dalla madre e una memoria di gesti utili per mantenere o ritrovare benessere ed equilibrio in età adulta. Il contatto corporeo è essenziale, allo stesso modo del nutrimento. È stato visto, come negli orfanotrofi, la mortalità dei più piccoli è maggiore nel momento in cui, manca il contatto corporeo, anche se ben nutriti. Mancano quelle braccia che avvolgono, sostengono, quelle mani che con calore lavano e massaggiano, la voce bassa che intona una ninna nanna, addormentarsi sentendo il calore e l'odore di un altro corpo.
Mi capita spesso massaggiando adulti che mi venga detto di come hanno sentito in modo differente il massaggio su alcune parti del corpo e di come dopo si siano sentiti più integri. Quel primo trauma, segna il percorso della nostra esistenza. È comune a tutti. Da lì cercheremo sempre e costantemente, più o meno consapevolmente di ritrovare quella completezza, quella integrità, quell'unità. A volte ci illudiamo di trovarla in una relazione, ma per quanto di valore e amore possa essere, non risponderà al nostro bisogno. Eravamo "dentro", e per ritrovarci è "dentro" che dobbiamo guardare, ascoltare, sentire.